martedì 19 gennaio 2016

Lo vidi nascere Raphael. Accompagnai Vita quel giorno, venni con lui ... osservando la nascita di quel bambino così piccolo.
La madre me la ricordo molto bene, era bellissima.. una fanciulla dalla pelle mulatta, con gli occhi neri e la fluente chioma corvina. Era strano vedere un uomo del governo americano, sposarsi una dama così scura di carnagione. Soprattutto un conservatore come il padre del mio avvocato. Però, era bella.. bella intrigante ed affascinante. Anche quando stava per morire, non perdeva della sua bellezza, lasciandomi davvero senza fiato.
Lo vidi per la prima volta, urlante e scalciando con quei tozzi piedini. Eri già pretenzioso, già urlavi e facevi valere i tuoi diritti da neonato. Avevi fame,eri appena uscito da una incubatrice calda e il soffio della vita era appena giunto a te. La vita, un essere folle e strano, si fece quel orribile dono.. che ti avrebbe creato solo tanta sofferenza. Io già leggevo la tua clessidra della vita, già conoscevo il tuo futuro. Io ti osservavo e sorridevo felice.. ti avrei rincontrato a breve.. solo ventisette anni ed io e te.. ci saremmo rivisti.
Non pensavo che saresti diventato un così bel giovane. Avevo visto tuo padre e ho innorridamente pensato che avresti preso il suo naso acquilino e quella bocca troppo sottile. Già temevo, già pensavo al peggio, ma.. mi sono sbagliata. Sono felice di aver errato e sono lieta che hai preso tutto da tua madre.Meno per quei occhioni d'argento che tanto mi piacciono. Da chi l'avrai presi? Dal tuo vero padre forse?

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